Martedì, 28 Febbraio 2017
Relatori conviviali

Il relatore premette di operare nel mondo petrolifero da ventitré anni, avendo lavorato a lungo in ENI. Attualmente si occupa di quella che definisce “logistica di tubo”, un tubo che convoglia greggio da Trieste in molte località d’Europa, al punto di essere divenuto il tubo di greggio più importante d’Europa con conseguenze non indifferenti anche per lo stesso porto di Trieste che, anche grazie a questa circostanza, ha ottenuto un indubbio vantaggio strategico nella riorganizzazione dei porti recentemente operata in ambito nazionale.

L’odierna relazione, però, non riguarda soltanto il convogliamento del greggio via tubo ma in generale il mercato del petrolio. Il relatore Invita a immaginare un capitano di petroliera, che chiamerà in modo evocativo “Demetrio Stratos”, che arriva in un porto degli Stati Uniti d’America. Questo capitano è un vecchio lupo di mare con vent’anni di esperienza ma in tutti questi anni non gli era mai capitato prima di arrivare negli Stati Uniti con il serbatoio della petroliera vuoto, proprio per caricare petrolio, invece che per sbarcarlo. Il petrolio che va a caricare è molto leggero, can bassa componente di zolfo ed è destinato, almeno in origine, all’Europa. Immaginiamo Stratos che si dirige in Europa e passa lo stretto di Gibilterra con destinazione Tarragona, Spagna. Quando arriva all’altezza delle Azzorre, gli viene detto di cambiare rotta e dirigersi a Taranto. È accaduto, infatti, che durante il tragitto il carico sia stato venduto ad altro destinatario. Quando la nave fa rotta per Taranto, le viene comunicato di recarsi invece a Trieste. Anche in questo caso il carico è passato di mano. Quando arriva nel porto di Trieste trova altre cinque petroliere in attesa e dopo una settimana, una volta scaricato il greggio, riparte. Il relatore spiega il significato di questa metafora. Per cominciare, che gli Stati Uniti hanno ricominciato a esportare greggio. Bisogna capire che ciò non accadeva dagli anni ’70, quando gli USA avevano smesso di esportare greggio perché era più conveniente comprarlo all’estero. Secondo significato: il carico viene più volte acquistato durante il tragitto e la nave che sa da dove parte non sa mai quale sarà la sua destinazione definitiva perché il mercato è estremamente dinamico.

Tutti probabilmente abbiamo constatato che il prezzo del gasolio negli ultimi anni è sceso, o meglio, violentemente sceso. Cos’è successo? Dal 2005 al 2006 il prezzo era molto salito. Chi produceva lo faceva al massimo delle sue possibilità e con un alto costo di produzione. L’Arabia Saudita produceva greggio a 6$ al barile e ha cominciato a produrre di più, perché il suo greggio aveva un costo di produzione basso. In questo modo ha aumentato l’offerta sul mercato e ha così determinato un crollo del prezzo. Insieme con il prezzo del greggio sono calati anche i prezzi delle energie in generale. Il mercato del greggio è molto vivace ed è per questo che in effetti il nostro Demetrio Stratos non sa quale sarà la sua destinazione definitiva quando parte dagli Stati Uniti d’America, perché il suo carico durante il tragitto viene comprato e venduto più volte.

Volenti o nolenti dobbiamo riconoscere che è il petrolio che determina una serie di eventi mondiali. Tanto per esemplificare, il relatore ricorda che gli Stati Uniti hanno intrapreso l’ultima guerra del golfo con la motivazione espressa di combattere il terrorismo e con ciò hanno motivato l’attacco all’IRAQ. Tuttavia è noto che l’IRAQ non è il covo dei terroristi. Quello che è altrettanto noto è che in effetti sul mercato iracheno operava una società statunitense.

Per fare un altro esempio, la Francia voleva fare della Libia il territorio di conquista della TOTAL.

Il relatore illustra un grafico che chiarisce le fonti energetiche mondiali nel 2010:

 

Percentuale

Fonte energetica

36,8%

Petrolio e altri liquidi

25,1%

Gas naturale

21,3%

Carbone

8,6%

Nucleare

7,1%

Rinnovabili

1,1%

Biocarburanti liquidi

 

Quindi illustra un secondo grafico sulla previsione dei consumi nel 2040:

 

Percentuale

Fonte energetica

33%

Petrolio e altri liquidi

29%

Gas naturale

18%

Carbone

8 %

Nucleare

10,5%

Rinnovabili

1,5%

Biocarburanti liquidi

 

Il petrolio sta dietro le scelte politiche di tutte le nazioni e la situazione continuerà ad esser questa. Chi produce petrolio controlla il mondo.

 

Alessio LILLI è nato il 10 novembre 1964, consegue la Laurea in Economia e Commercio e un Master in Intercultural Management. Viene assunto nel Gruppo TAL nel 1992 e nella Società nel 2010.

Dirigente dal 2004, è attualmente Country Manager Eni Hungaria e C.M. Agip Slovenia, Direzione Retail della Società Divisione R&M con sede a Roma.

Ha ricoperto numerosi incarichi quale Assistente Responsabile di Area Europa, quindi di Africa e America di AgipPetroli a Roma, Managing Director’s Advisor di Agip Kenya a Nairobi, Responsabile Commerciale e Operativo a Ljubljana, SRD and WLS Cluster Country Coordinator a Monaco di Baviera, direttore di Agip Slovenia (in seguito nominata Eni Slovenia), direttore amministrativo di Agip Austria e quindi di ENI SpA a Vienna, vice presidente commerciale Estero di ENI Divisione R&M a Roma, amministratore delegato di Eni Hungaria Zrt  e TAL General Manager a Budaors; dal gennaio 2016 è Direttore Generale a Trieste.