da Martedì, 28 Aprile 2020 a Lunedì, 01 Giugno 2020
Relatori conviviali

In Italia la curva finalmente inizia piegare lentamente se continua così a metà giugno ci potrebbe essere l'azzeramento dei nuovi casi e circa 20 giorni dopo l'azzeramento dei decessi.

In Regione c'è il caso TRIESTE, l'incidenza è di un infetto ogni 191 residenti, (a Milano l'incidenza è del 1:175) a Gorizia è dello 1:779 a Udine 1: 560 a Pordenone 1:500.

Tra il 16 e il 28 aprile si sono registrati 287 nuovi casi solo nella provincia di Trieste con 144 decessi modificando un istogramma regionale che altrimenti sarebbe stato in fase calante. L'andamento della curva epidemica in città non vede ancora il pleteau.

Segnalo che lo scopo è che R0 (capacità di dare casi secondari) diventi inferiore a 1 e dipende dai seguenti tre fattori:

  1. probabilità di trasmissione per singolo contatto
  2. numero medio di contatti per unità di tempo
  3. durata del periodo di contagiosità

Se R0 >1 abbiamo un epidemia R0 = 1 endemia R0 < 1 interruzione della trasmissione.

 Il Covid ha un R0=2-4 ora è appena sceso sotto 1, quindi siamo sulla buona strada agendo esclusivamente sul punto 2 (quarantena). L’R0 si è stabilizzato in media intorno allo 0,7. Semplificando ci vogliono due infetti per contagiare un sano. Nella nostra Regione è  R0 = 0,7

Per una ripresa consapevole delle attività produttive è opportuno realizzare, appena possibile, un’indagine di prevalenza sierologica su un campione significativo della popolazione generale, unita ad un tracciamento digitale dei contatti degli infetti e una valutazione differenziata su base geografica.

    

In concreto la FASE 2 richiederebbe questi passaggi preliminari

TEST SIEROLOGICI

Con un prelievo di sangue è possibile valutare due valori relativi alle immunoglobuline: i primi anticorpi che si manifestano (IgM) permettono, entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, di confermare la diagnosi di infezione mentre gli anticorpi IgG compaiono, dopo circa due settimane dall'infezione e sono utili per individuare gli immuni naturali guariti. Se sono presenti le IgG il soggetto è un'immune naturale che ha superato l'infezione e quindi si potrebbe permettere a questa parte della popolazione di tornare alle attività produttive, eliminando i rischi di diffondere il contagio.

L'esito consentirebbe il rilascio di ”Lasciapassare sanitari”. Si  acquisirebbero informazioni sull’immunità di gregge, determinata dagli immuni naturali, in attesa del vaccino per il quale saranno necessari almeno 12-18 mesi.

Tutti i kit attualmente disponibili sono privi dell'autorizzazione del C.S.S. o dell' I.S.S. e quindi non sono validati per un impiego ufficiale.

 

CONTACT TRACING

E' una procedura di sanità pubblica atta a identificare i contatti di soggetti infetti per impedire l'insorgenza di casi secondari. Grazie alle tecnologie digitali la popolazione potrebbe essere tracciata per ricostruire la mappa dei contagi. II tutto nel rispetto delle norme sulla privacy.  Google già individua gli utenti attraverso i loro smartphone, e utilizza i dati in modo aggregato e anonimo, i dati sulla posizione vengono acquisiti solo se è attiva Google Maps.

Ma la tecnologia GPS è stata ritenuta troppo invasiva.

Sarà utilizzata una App denominata IMMUNI, che sfrutta la tecnologia Bluetooth. Il suo utilizzo sarà gratuito e scaricabile, su base volontaria, sul proprio smartphone. Sarà possibile rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e ripercorrere a ritroso tutti i contatti di una persona positiva al Covid-19, così da poter rintracciare e sottoporre a tampone i potenziali contagiati.

La App conserva sullo smartphone una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi con i quali è stata vicina.

 

FATTORE GEOGRAFICO

 Il programma di riavvio dovrà essere legato alle differenti realtà geografiche della Nazione. Il Sud e le Isole hanno resistito molto bene all'epidemia e sono nelle condizioni di ripartire prima.

 Il Coronavirus ha colpito principalmente le aree più produttive, come il Nord Italia, perché ci sono più contatti di tipo lavorativo\professionale oltre che sociali abbinati ad un pendolarismo molto accentuato, conseguente ad un mondo produttivo estremamente intenso ed esteso con filiere essenziali.

L'elevata mobilità ha favorito l'epidemia, la metropolitana, il car sharing e il non distanziamento sui mezzi pubblici sono stati e sono fattori critici. Milano ha circa 1 milione e 400mila abitanti, oltre a un milione di persone che raggiungono il capoluogo lombardo per lavoro e studio ogni giorno. Altre ipotesi legate all'inquinamento o all'epidemia di influenza più aggressiva al Nord sono senza conferme.

Conte non ha affrontato alcuno di questi 3 punti nella conferenza stampa del 26 aprile.

 

Quindi dal 4 maggio cosa succederà'

La situazione epidemiologica è migliorata, ma persiste la circolazione del virus nella popolazione quindi bisogna mantenere cautela e adottare misure progressive. Ogni apertura deve essere accompagnata da uno stretto monitoraggio.

 Il programma è riprendere le attività secondo una logica di prudenza, ma anche di inesorabilità.

 Si parte dalle attività produttive e poi commerciali e relative filiere monitorando i nuovi infetti giornalieri, i ricoveri nelle terapie intensiva e i decessi.

Si dovranno usare le mascherine e il distanziamento sociale.

 Niente assembramenti, situazioni di affollamento, niente messe in ambienti confinati, accessi contingentati nei servizi e negli esercizi pubblici.

Ristorazione su prenotazione e take away, dimezzamento dei posti a sedere ovunque, uso di termoscanner per rilevare la temepratura. in spiaggia uso braccialetti e mascherina, ombrelloni distanziati.

I mezzi pubblici modificheranno orari e accessi, distribuendoli nella giornata per evitare picchi di concentrazione.

 Barbieri e parrucchieri estetiste sono ad alto rischio e riapriranno il 1 giugno e dovranno adottare le misure preventive, schermi in plexiglass, pettini, spazzole, forbici dovranno essere sterilizzate ed imbustate come le frese dal dentista e coprispalle monouso.

Scuole chiuse fini a settembre, genitori al lavoro con nonni a rischio per età, chi accudirà i minori? E' una questione che interessa circa 8.000.000 di famiglie.

 Esami di maturità in presenza dal 17 giugno con temoscanner, plexiglass e mascherine perchè non tutte le famiglie italiane sono connesse o comunque in grado di di fare lavorare i figli on line.

 I contagi dei dipendenti sono considerati infortunio sul lavoro e quindi in capo al datore del lavoro.

Come avete visto dai grafici senza cautele in sole due settimane ci ritroveremmo al punto di partenza e a metà maggio si richiude tutto.

 Ci sono ovvie gravissime conseguenze economiche, ma non è mio compito affrontarle.

La preoccupazione è che il 4 maggio sia percepito come un liberi tutti invece è solo la FASE A 1,5.