Martedì, 21 Maggio 2019
Relatori conviviali

La professoressa Marina Bortul, responsabile della Breast Unit di Trieste (Unità Funzionale Interdipartimentale di Patologia Mammaria dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste) ha illustrato l’attività del centro, del quale è responsabile, ricordando preliminarmente che la struttura si è riconfermata centro di riferimento per il trattamento della patologia mammaria.

Già certificata, prima in Regione FVG, dalla European Society of Breast Cancer Specialist (EUSOMA) nel giugno 2016, la Struttura ha visto confermata la qualità del lavoro svolto nel corso della site visit di ricertificazione avvenuta a marzo di quest’anno. Un team di esperti europei è stato deputato a verificare la presenza di requisiti specifici attraverso l’analisi di indicatori relativi sia al volume di attività che al percorso diagnostico-terapeutico che vede la donna al centro di esso, dalla malattia iniziale sino alla fase avanzata del tumore della mammella. Nel corso della visita alle diverse strutture afferenti alla Breast Unit sono stati verificati gli spazi, gli strumenti di lavoro, l’organizzazione dello stesso e l’applicazione degli standard qualitativi previsti a livello internazionale. La verifica della loro adeguatezza ha condotto alla riconferma della certificazione del centro.

La Breast Unit che ha diversi compiti, tra i quali: garantire accesso e cure di qualità a tutte le donne affette da patologie della mammella, benigna e maligna, in conformità a quanto stabilito dallo specifico percorso diagnostico, terapeutico assistenziale (PDTA); realizzare un modello di assistenza specializzato nell'assistenza alla donna con patologia della mammella coordinando il panel di professionisti, multidisciplinare ed interdipartimentale, che esercitano la loro attività in altre strutture aziendali ed extra aziendali che concorrono alla realizzazione del PDTA, avvalendosi dell'apporto dei membri del core team (Data Manager e infermieri dedicati); assicurare attività di prevenzione, diagnosi e trattamento, in urgenza e in elezione, delle patologie benigne e maligne della mammella; garantire l'adeguatezza del trattamento chirurgico della patologia benigna e maligna della mammella stabilito nell'ambito dei meeting multidisciplinari, rispettando i tempi di attesa previsti; garantire le attività didattiche universitarie previste dagli ordinamenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Infermieristica di UNITS, del Corso di Laurea Interateneo di Ostetricia (UNITS e UNIUD) nonché nelle Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Radiologia di UNITS; realizzare attività di ricerca clinica e di base; realizzare le attività previste nei piani di formazione aziendale e nelle convenzioni con ASUITs; contribuire alla valorizzazione, formazione e sviluppo delle competenze del personale; contribuire alla relazione di linee-guida relative alle neoplasie mammarie anche in collaborazione con Gruppi Nazionali ed Internazionali; La Struttura è certificata EUSOMA ed è sede della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale per quanto attiene al tutoraggio in Chirurgia Senologica ed attività della Breast Unit.

Marina ha inoltre sottolineato che fanno parte della rete che sostiene le pazienti della Breast Unit anche le associazioni che si occupano dell’accompagnamento delle persone che hanno subito l’intervento e che necessitano di riabilitazione non solo fisica.

A domanda del pubblico, in merito all’opportunità di intervenire con la mastectomia preventiva, Marina ha evidenziato che in alcuni casi, come nel noto esempio dell’attrice Angelina Jolie, sono presenti una serie di indici genetici che, accompagnati dai precedenti familiari, rendono altamente opportuno l’intervento perché c’è un alto grado di probabilità di insorgenza del tumore.

A conclusione dell’intervento i soci hanno tributato a Marina Bortul, professionista e rotariana di grande valore, un caloroso quanto meritato applauso.