Martedì, 19 Marzo 2019
Relatori conviviali

Anna Gregorio ha raccontato come, con il team della missione Planck, dedicata alla misura della radiazione cosmica di fondo, ha vinto il 2018 Gruber Cosmology Prize! Il premio è stato consegnato lo scorso 20 agosto a Vienna, durante la XX Assemblea Generale dell’International Astronomical Union, a Nazzareno Mandolesi e a Jean-Loup Puget e al team del satellite Planck.

Il premio Gruber Prize è un riconoscimento che viene attribuito ogni anno a ricercatori che con il loro lavoro danno un contributo fondamentale per il progresso nella conoscenza e nella cultura; il premio ammonta a 500.000 dollari.

La Gregorio ha avuto la responsabilità dello strumento Planck-LFI (Low Frequency Instrument) nella fase dei test a terra e della campagna di lancio; è stata inoltre responsabile delle operazioni dello strumento LFI durante tutta la missione, e in particolare della sua calibrazione durante le fasi di Commissioning e Calibration and Performance Verification (CPV).

Anna Gregorio ha conquistato l’uditorio con la sua franchezza e la sua semplicità, unite alla competenza e alla grandissimo conoscenza maturata in questi anni di attività accademica e professionale. Con noncuranza ha esibito un esemplare di satellite progettato e realizzato da lei e dal team della start-up che dirige e che ha sede presso l’Area Science Park di Trieste.  Ha sottolineato la grande passione che la spinge a continuare nelle sue ricerca e nella realizzazione di importanti innovazioni nell’ambito della robotica spaziale che costituisce il principale campo della sua attività.

Il curriculum che abbiamo doverosamente riportato in sintesi rappresenta solo in parte il suo percorso accademico e professionale, ma va sottolineato che, con rara sintesi e autoironia, il curriculum consegnato dalla prof. Gregorio alla Presidente e da lei letto ai convenuti è questo:

“Sono professore associato presso il dipartimento di fisica dell’Università degli Studi di Trieste e mi occupo di astrofisica sperimentale. Nella vita “reale” lavoro su missioni spaziali scientifiche, coordino da 8 anni gruppi che gestiscono gli strumenti a bordo dei satelliti Euclid e Planck dell’European Space Agency.

Nella vita "parallela", quella in cui sono più spavalda e temeraria, sono tra i fondatori, nonché legale rappresentante, di PICOSATS, una piccola azienda del sistema AREA Science Park, spin-off dell’università, che costruisce nano-satelliti. Sono autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali, con una passione per la divulgazione e la scrittura per ragazzi. Velista convinta, appassionata sciatrice e viaggiatrice… ma ben lontana dalle mete turistiche”.

 

L’uditorio rapito da tanta competenza, unita a modestia e vivacità, al termine della relazione le ha tributato un giusto ed entusiastico applauso.