Martedì, 26 Giugno 2018
Relatori conviviali

Cari amici e amiche, siamo arrivati alla fine di quest’annata e devo dire che mi dispiace.

Infatti, chi mi conosce bene sa che sono convinto che un solo anno di presidenza sia troppo poco per comprendere, governare ed orientare un Club.

Sicuramente un periodo di due-tre anni sarebbe più congruo e in linea con i tempi attuali, viste le incombenze crescenti che si riverberano sul Presidente e sulla segreteria e che richiedono tempo per essere, elaborate e affrontate.

Pensate solo ai Progetti di Servizio che si trascinano, in perfetta buona fede, da un’annata ad un‘altra coinvolgendo diversi direttivi e differenti bilanci, solo per contrattempi o ritardi non preventivabili.

Ho cercato di svolgere il mio compito con dedizione ed entusiasmo e seguendo delle convinzioni personali e orientamenti rotariani precisi, nell’interesse del Club.

Direi che la mia cura per il dettaglio ha lasciato poco margine all’improvvisazione.

All’inizio qualche socio saggio mi aveva fatto presente che l’entusiasmo sarebbe scemato con il tempo.

Così non è stato e man mano che acquisivo consapevolezza dei problemi che spesso sono sotto traccia e richiedono grande diplomazia nella loro soluzione se… vengono risolti, mi radicavo nella convinzione che è un onore essere Presidente di un Rotary Club e del nostro in particolare.

Si può pensare che le conviviali, siano l’apice dell’impegno, in realtà, sono solo la punta di un immenso iceberg sommerso.

Le idee migliori sono venute in corso d’opera.

Sapete che come ex Rotaractiano avevo avuto modo di conoscere i meccanismi di club molti decenni fa, per cui ho assunto l’incarico con le idee abbastanza chiare.

Vivere il Rotary significa condividere i momenti importanti, come in tutte le famiglie, dalle nuove nascite, ai lutti, dai successi, ai fallimenti, dagli auguri per le festività a quelli per i compleanni.

Ogni dimissione da Socio l’ho vissuto come un fallimento, ogni nuova ammissione come un momento di gioia.

Ho insistito su concetti e principi, che ho rappresentato al Governatore Campanella, durante la sua visita, e che ha pienamente approvato confermando che non devono essere accantonati, pena diventare una semplice associazione di beneficenza o una ONLUS caritatevole.

 Non solo ha anche detto che siamo un esempio da seguire per il Distretto sia come Club sia come realtà Giuliana di alleanza e condivisione dei cinque Club.

 

1.          Elité e leadership

       I rotariani sono persone di elevata professionalità che ricoprono incarichi di rilievo: sono lo specchio sociale della comunità.

2.         Esclusività di rappresentanza

      L’esclusività che ci caratterizza è quella d’essere un gruppo di persone di differenti attività e professioni, che identifica problemi sociali comuni. 

3.         Immagine e visibilità

      Il Rotary non è statico ma in evoluzione come la società e da ciò deriva la necessità di rinnovare l’immagine utilizzando media, web, social, il portale del Club.

4.         Forma e testimonianza

      La forma è anche sostanza. Dobbiamo portare il distintivo in tutte le occasioni quotidiane pubbliche o private, testimonianza formale di appartenenza al nostro gruppo. 

5.         Forza e potere

      Il club rotariano rappresenta un gruppo sociale che ha la possibilità d’influire sulla comunità.

 

L’indirizzo della mia annata è stato molto chiaro e concentrato sulla ripartenza dell’economia cittadina e lo abbiamo seguito in modo coerente e pratico, partendo da una premessa precisa, non siamo un circolo culturale.

E’ stato caratterizzato da un’apertura al territorio della Provincia di Trieste, con attenzione al volano economico ed ho privilegiato ospiti provenienti dalle istituzioni, dal mondo produttivo, professionale, artistico e sportivo di Trieste, con un’attenzione particolare al Porto che è l’elemento vitale per l’esistenza della città ed al cui tema siamo arrivati piano piano, come le cose buone che devono essere gustate, ecco svelato il significato della serata con la musica di età imperiale di Bach, Mozart e Listz in onore di Maria Teresa d’Asburgo, la prima ad intuire l’importanza del mare per la città.

 

Infatti, l’annata 2017\18 ha visto concentrarsi gli eventi della rinascita della città: la vittoria di Trieste, capitale della scienza ESOF 2020, l’approvazione del regolamento attuativo del Porto Franco, la piattaforma logistica, la via della seta, Trieste Airport e il Polo Intermodale, i fondi per il parco di Miramare, il Museo Ferroviario, il ripristino commerciale della ex Fiera, il recupero del Porto vecchio, la vendita di Palazzo Carciotti.

Una città che si risveglia, da segnali anche nello sport.

2100 vele in golfo dell’ultima Barcolana, la regata più numerosa del pianeta, l’Alma basket in A dopo 14 anni. Ho visto le partite in casa della finale contro Casale, ero commosso, abbiamo vinto essendo forti ma non fortissimi, bravi ma non bravissimi, la squadra ha sopperito con la grinta, la tenacia, la volontà di successo e di vittoria, come spesso accade nella vita, una Triestina stabilizzata in serie C pronta a spiccare il volo, canottaggio, pallanuoto, segno che Trieste, se vuole, può…

Inoltre ho cercato di occupare in modo moderno gli spazi comunicativi con gli strumenti messi a disposizione dal progresso con la realizzazione di un portale di Club efficiente operativo e facilmente gestibile e la realizzazione di una pagina Facebook, aggiornata con frequenza e costanza settimanale da Raffaela, ricca di foto, fatte durante tutta l’annata, da Paola.

Abbiamo cercato di interessare i media che, dopo un’iniziale inerzia storica, hanno cominciato a darci spazio, perché hanno visto che avevamo cose belle da dire e da far sapere.

 E’ un do ut des.

 Il Club è visibile? Il Rotary è visibile. Io sono Socio del Rotary? Quindi sono orgoglioso di farne parte e ne parlo e c’è un messaggio attrattivo verso l’esterno.

 

Bene ora un veloce elenco dei progetti di servizio raggiunti nell’annata:

  1. Premio Trio Trieste organizzato dalla Chamber Music
  2.  Frati Montuzza-mensa e termosifoni stoviglie usa e getta, Rotary Giuliani, con servizio ai tavoli.
  3. 32 Venice Marathon-End Polio Now, con un nostro top fund raiser, runner del Trieste, Trieste nord, del Rotaract locale e Distrettuale, Lorenzo Zorzut Prefetto del Rotaract.
  4. Fondi per vettovaglie e per bollette degli indigenti alla Conferenza San Vincenzo di Muggia, Rotary Giuliani.
  5.  Concerto di Natale, Rotary Giuliani con l’orchestra del Tartini, grazie a Romolo Gessi e Lorenzo Capaldo.
  6.  Borsa di studio in onore di Andrea Cucchiarelli, Trieste Nord.
  7.  Consegna assegno natalizio ai Frati di Montuzza, Trieste Nord.
  8.  Completamento fornitura farmaci al ST Albert Mission Hospital, dello Zimbabwe, Trieste Nord.
  9.  Partecipazione al progetto Bye Bye polio, gara dei risotti, con il    contributo dei 5 club Giuliani-Isontini
  10. Dono di una obbligazione Austro-Ungarica al museo di Caporetto da parte di Sergio Flegar.
  11. Piantumazione di un cedro del Libano durante la Giornata della Terra presso il Parco della Rimembranza di Gorizia finanziato dal Rotary Gorizia, con il sostegno formale di Muggia e Trieste Nord.
  12. Ryla Junior 2018 supportato dai 5 club Giuliano-Isontini e del Pordenone-Alto Livenza.
  13. La statua di “San Giusto” assieme al Circolo Sommozzatori di Trieste; in due distinte cerimonie immersione della copia e restituzione dell’originale alla sua “casa” nella Cattedrale, dopo 40 anni di permanenza sui fondali.
  14. I ragazzi del Coro rappresentazione teatrale a Palmanova progetto di servizio di 10 Club Giuliani-Friulani, per far “vedere” i ciechi, nella basilica di Aquileia.
  15. Il restauro della fontana dell’Amazzone, nel Parco di Miramare assieme agli amici degli altri club e della fondazione Casali.

Questi progetti testimoniano un’operatività integrata, funzionale tra club che pur mantenendo la propria fisionomia e le proprie tradizioni si sanno coordinare in modo da ampliare la disponibilità finanziaria complessiva. A Trieste abbiamo lanciato i Rotary Giuliani che grazie all’impegno personale e naturalmente di Paolo e Sergio si sono allargati a Monfalcone-Grado e Gorizia, per sviluppare dei progetti condivisi, rafforzati, dal comune legame di amicizia e per avere più visibilità e possibilità di successo.

Ebbene è stata un’intuizione vincente.

Ho avuto una grande fortuna, come spesso accade a chi ha una visione e getta il cuore oltre l’ostacolo, l’amicizia con Paolo, Sergio, Carlo e Stefano ci ha agevolato moltissimo. Abbiamo messo le basi perché questo spirito di collaborazione stretta tra Club, continui anche per opera dei nostri rispettivi Incoming.

Se vogliamo che il Rotary abbia la visibilità che merita, ma di cui soprattutto ha bisogno, deve lavorare per condivisione tra Club, in modo di fare interventi finanziariamente percepiti dalla comunità.

Senza per questo perdere l’orgoglio di appartenenza alla storia e alle tradizioni del proprio Club.

Il Rotaract dei giovani, studenti e professionisti, è stato al centro del nostro interesse e a maggior ragione nella ricorrenza dei cinquanta anni di fondazione del Rotaract Club Trieste 1968-2018, con il coinvolgimento dei rotaractiani anche nelle conviviali.

 

Ma amici, oggi ho un privilegio esclusivo, che nella storia nessun Presidente del Trieste Nord prima di me ha avuto, passo il Martello del Presidente a una…donna.

Ebbene si diciamola questa parola, donna, finalmente avremo una Socia Presidente, era ora, ne sono molto felice.

Paola sarà un ottimo Presidente, per formazione professionale e vocazione rotariana.

Rappresenterà sicuramente la continuità con la mia annata, ma con un punto di vista … femminile.

 Sarà un grande successo.          

Oltretutto ha scelto un ottimo Direttivo e non penso avrà bisogno di consigli, ma al caso il Past President serve anche a questo.

 

Ringraziamenti:

Fausto cacciatore di relatori, pieno di suggerimenti ed iniziative, direi inesauribile e fondamentale

Marino ed i service sul territorio con impegno e direi abnegazione, una macchina da guerra

Fredi, Antonio e Andrea per la brillante gestione dei giovani del progetto distrettuale Ryla Junior 2018

Nino per l’accurata e professionale gestione del bollettino e il gruppo di redazione tutto

Nicoletta trade d’union tra il Club ed i media in una annata che l’ha vista occupare un ruolo delicatissimo e strategico. E’ stato l’anno dell’immagine e della reputazione digitale.

Luca Savino e Dino Cuscito per il supporto disinteressato ed altamente qualificato, ciascuno nel proprio campo, a favore del Club.

Giuliano e Roberto per i suggerimenti operativi in merito alle attività Distrettuali e per gli interventi anche diretti di supporto e richiesta agli organi distrettuali

Poi i consiglieri tutti, Andrea, Cipriano, Fedra, Giuseppe, Sergio, il vicepresidente Bruno con i suoi consigli che spesso ho fatto miei.

Quindi Vittorio, preciso e attento Tesoriere con tempi e qualità di risposta professionali.

Alessandro un Prefetto entrato in corsa ambientatosi all’istante sempre attento e paziente ed intraprendente con le mie richieste, a volte originali.

Paola, sempre pronta e presente a fare, suggerire ed improvvisare, appianando tutte le difficoltà subentranti, che in dodici mesi sono state parecchie.

Ed infine Raffaela, memoria storica del Club, indulgente e tollerante con i miei strappi, le mie inquietudini e la mia tendenza ad ascoltare per poi, fare spesso di testa mia.

 

Grazie a tutti e… viva il Rotary

 

  Fulvio Zorzut

 

 

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