Martedì, 26 Febbraio 2019
Relatori conviviali

L'Iniziativa Centro Europea, In.C.E., è il più antico e più esteso forum di cooperazione regionale nell'Europa Centrale, Orientale e Balcanica con sede a Trieste.

Il primo passo verso la creazione dell'Iniziativa avviene l'11 novembre 1989: Italia, Ungheria, Austria e Jugoslavia danno vita alla “Quadrangolare” con l'intento, caduto il muro di Berlino, di superare la divisione in blocchi e avviare rapporti di cooperazione tra Stati di diverso orientamento politico ed economico. Cecoslovacchia e Polonia si aggiungono rispettivamente nel 1990 e nel 1991: l'ormai “Esagonale” viene rinominata “Iniziativa centro europea” nel 1992, anno che culmina con l'ingresso di tre nuovi Stati membri: Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Slovenia. Dal 1992 ad oggi, l'accesso di Albania, Bielorussia, Bulgaria, Moldavia, Romania e Ucraina (1996), Serbia e Montenegro (2000) e infine Montenegro (2006) ha completato l'attuale elenco dei 18 Stati membri. Dal gennaio 2014 l’Austria è succeduta all’Ungheria nella  Presidenza di turno dell’Iniziativa.

L’InCE tiene annualmente una Riunione dei Ministri degli Affari Esteri, l’ultima delle quali si è svolta il 31 ottobre 2013 a Godollo (Budapest), mentre la gestione operativa fa capo al Comitato dei Coordinatori Nazionali, che si riunisce a cadenza periodica.

L’Iniziativa dispone di un Segretariato Esecutivo, che ha sede a Trieste, e di un Ufficio di collegamento tra l’InCE e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) di Londra, in parte dislocato a Trieste e in parte a Londra. L’InCE e la BERS intrattengono infatti stretti legami di collaborazione, grazie al Fondo InCE presso la BERS, istituito dal Governo italiano nel 1992. Il funzionamento dell’InCE è assicurato da contributi obbligatori dei Paesi membri, tra cui l’Italia è il maggiore donatore.

I Paesi aderenti all’Iniziativa che non sono membri dell’UE vedono nell’InCE un saldo ancoraggio della prospettiva europea e una preziosa opportunità per acquisire standard comunitari. Proprio la capacità di impegnarsi nella cooperazione regionale è uno dei criteri prioritari presi in considerazione dalla Commissione Europea per misurare i progressi di un Paese nel percorso di avvicinamento all’UE. Data la sua composizione geografica, l’InCE promuove inoltre il dialogo tra macro-regioni, con particolare riferimento a quella danubiana, adriatico-ionica e baltica. L’Iniziativa opera attraverso una dimensione governativa, una dimensione parlamentare ed una “Business”, ed i settori di attività includono sviluppo economico (clima, ambiente, energie rinnovabili, sviluppo d’impresa, turismo, trasporti, agricoltura sostenibile) e umano (formazione delle risorse umane, information society, media, scienza e tecnologia, cooperazione inter-culturale e tutela delle minoranze).

Oggi, nella ricorrenza del 30° anniversario dell’InCE, la Regione Friuli Venezia Giulia ospiterà nella propria sede di piazza Unità d’Italia a Trieste la riunione delle Delegazioni parlamentari dei Paesi aderenti all'Iniziativa il 27 e 28 maggio, nonché il successivo vertice dei Ministri degli Esteri, il 10 e 11 giugno. La notizia è stata confermata dalla delegazione parlamentare composta dai deputati Marco Maggioni, Debora Serracchiani, Stefania Ascari, Raphael Raduzzi e dalla senatrice Patty L'Abbate che, assieme al segretario generale dell'InCE, Roberto Antonione, e all'assessore regionale all'Ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro, hanno visitato il palazzo dell'ex Lloyd Triestino di navigazione, ora sede della Giunta regionale.