Martedì, 05 Marzo 2019
Relatori conviviali

Prima, a chi incontravo nei miei viaggi, dovevo dire: ‘Trieste, a city near Venice’. Oggi, Trieste è Trieste”. Con queste parole, senza nascondere la gioia e una grandissima soddisfazione per il risultato che si sta profilando, il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato a Diego Bravar, presidente di “Trieste Convention Center”, le chiavi del Magazzino 27 del Porto Vecchio, nel quale sono iniziati i lavori che porteranno nell’aprile del 2020 – questo l’obiettivo della società – all’inaugurazione della nuova struttura.

“TCC”, il nuovo, modernissimo centro congressi cittadino, sarà capace di più di 2600 posti a sedere suddivisi su più sale, una delle quali con quasi 1900 posti, e prenderà il posto proprio dei magazzini 27 e 28, a fianco della Centrale Idrodinamica e adiacente al Magazzino 26, teatro di espressioni artistiche e mostre: andrà così a costituire il cuore di ESOF 2020 e il baricentro del Porto Vecchio stesso.

Storica è quindi la sfida di Diego Bravar, che ha riunito attorno a sé l’interesse imprenditoriale della città, tra cui ora anche quello di Generali. Si tratta per l’esattezza di 10.600.000 euro netti di investimenti: 2.000.000 euro di capitale, da parte di 57 soci che si uniscono a 4.500.000 euro di debito a “TCC” da parte del FRIE (Fondo di Rotazione per le Iniziative Economiche del Friuli Venezia Giulia) con il coinvolgimento di cinque banche, e ai 5.000.000 di euro di contributo da parte del Comune di Trieste, che ha ritenuto l’opera strategica per l’interesse cittadino.

Oltre ai grandissimi risultati del Porto Nuovo e all’interesse della Cina manifestatosi nell’ambito della “Nuova Via della Seta”, diventano protagoniste con il “TCC” anche la divulgazione scientifica, la tecnologia e la capacità di ospitare. Trieste è una città che, negli ultimi anni, è stata sempre di più destinazione di un turismo che da emergente è diventato ricorrente, costante e in crescita. Meta già di congressi – sia economici e scientifici, che politici – di importanza rilevantissima, e di vertici internazionali, è da tempo ritenuta, grazie anche alla sua morfologia, punto sicuro d’incontro che sta a metà fra l’ovest e l’est Europa, e che dell’Europa centrale è lo sbocco sul Mediterraneo.

Negli ultimi decenni Trieste, superato il periodo di stasi profondamente legato alla situazione geopolitica della Guerra Fredda, ha dimostrato di saper rispondere con prontezza all’esigenza di crescita della capacità alberghiera e alle necessità di potenziare i collegamenti. Oltre alla presenza delle navi passeggeri, può ora fare perno, anche attraverso la sua stazione ferroviaria che si trova quasi in centro città, su ben quattro aeroporti raggiungibili con percorrenza relativamente breve: Trieste stessa con Ronchi dei Legionari e la nuova stazione Aeroporto, Treviso, Venezia e Ljubljana. E il collegamento autostradale A4 è in fase di ampliamento con la terza corsia.

Il TCC è quindi il vettore che può portare, poggiando proprio sui collegamenti e sulla sua posizione strategica in Europa, Trieste a raggiungere un livello internazionale nella Meeting Industry: l’insieme delle attività che uniscono i congressi, gli incontri e gli eventi alle imprese e ai professionisti che li rendono realizzabili. È un settore che genera forte indotto e che non solo non mostra segnali di possibile riduzione nel breve termine, ma che fa pensare a una Trieste, nel medio termine, in fortissima posizione nel mondo con generazione di reddito, impiego e ulteriori investimenti.

 TCC ha già partecipato a bandi nazionali e internazionali per potersi aggiudicare importanti eventi scientifici; TCC per ESOF 2020, quindi, ma non solo, perché, come ricorda Bravar, la sfida vera è quella di mettere in moto un volano di realtà e attrattive capace di continuare anche dopo il 2020 e sviluppare affari, attività, innovazione rendendo il Porto Vecchio autenticamente il cuore pulsante di Trieste: fulcro, presente in maniera costante, dell’ innovazione scientifica, della creatività anche imprenditoriale, e della diffusione della conoscenza.

Il tutto, in tempi da record: finora, pienamente rispettati.