Martedì, 26 Marzo 2019
Relatori conviviali

La conversazione dell’ospite, molto gradevole ed apprezzata (anche se penalizzata dal mancato funzionamento del microfono), ha fatto scoprire ai presenti un bellissimo e personale percorso di conoscenza e di affetto che già precedenti esperienze professionali a Trieste avevano iniziato a far scoprire e maturare nel relatore.

Impressioni e valutazioni nuove sulla vita e le abitudini cittadine – si dica pure inedite per noi triestini – sono emerse dal racconto di Enzo d’Antona, che ci ha dato la misura dell’empatia e del coinvolgimento personale che una città come Trieste può evocare in chi viene da lontano, in chi all’inizio non la conosce ma che ne viene via via conquistato.

Interessanti anche alcune curiosità sul “popolo di Trieste” che la sensibilità di un attento osservatore come d’Antona ha saputo cogliere forse più di altri. Non è senza significato il fatto che, conclusa la sua esperienza al Piccolo, il relatore abbia deciso di continuare a vivere nella nostra città.

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Enzo d'Antona

Nato nel 1953 a Riesi (Caltanissetta), dopo l'apprendistato nella cronaca giudiziaria per la redazione nissena de La Sicilia di Catania diventa corrispondente de L'Ora di Palermo per appro-dare nel 1982 nel capoluogo siciliano ricoprendo vari incarichi fino a quello di capo della redazione economica. Organizza il supplemento settimanale L'Ora Economia, che raccoglie alcune tra le firme più prestigiose del mondo economico, a cominciare da quella di Federico Caffé. Nel 1987 viene assunto a Milano dal settimanale Il Mondo del gruppo Rcs dove si specializza in inchieste su intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata. Con il pool di inchiestisti del Mondo, realizza vari approfondimenti sul fronte della mafia (come la classifica delle prime 50 famiglie criminali italiane in ordine di fatturato) e di Tangentopoli. Nel 1997 approda a Repubblica, quando nasce la reda-zione di Palermo, della quale nel 2005 diventa caporedattore. Il quotidiano si contraddistingue per le coraggiose inchieste su mafia e sprechi della Regione Sicilia, ma anche per l'ampio spazio alla sezione culturale. Chiamato nel 2009 all'ufficio centrale, d'Antona cura il settore inchieste e viene nominato caporedattore centrale vicario. Nel 2015 è direttore del quotidiano La Città di Salerno; dall’aprile 2016 a gennaio 2019 è direttore de Il Piccolo di Trieste.