Martedì, 17 Ottobre 2017
Relatori conviviali

Conviviale con l’illustre ospite Mauro Milanese, ex calciatore ora amministratore unico della Triestina calcio, accompagnato da Massimo Brazzati, direttore marketing della società.

Il Presidente introduce la serata con alcune considerazioni sull’attuale momento felice di Trieste. I segnali di risveglio della nostra città si misurano non solo attraverso le attività consuete – porto, scienza, caffè, museo ferroviario o Parco di Miramare, imprenditoria privata, peraltro tutte in piena ripresa – ma anche attraverso attività collaterali che indicano lo stato di salute complessivo. Parlo dello sport, che richiede investimenti solidi ed oculati ed una programmazione imprenditoriale molto impegnativa. Mi riferisco alle 2101 vele in golfo all’ultima Barcolana, che mi permettono di dire che il vento non sta cambiando ma è già cambiato! Ed una Triestina dignitosamente approdata in serie C, stabile finanziariamente, prima che calcisticamente, abbiamo l’onore di avere con noi l’amministratore unico Mauro Milanese, Trieste che mi auguro pronta a spiccare il volo al momento opportuno, ed all’Alba Basket reduce da un entusiasmante playoff e ad un inizio di A2 ottimo. A Trieste si sta svegliando anche lo sport, segno che Trieste se vuole può…

 

Mauro MILANESE, cresciuto nella Triestina, ha esordito in serie A nel 1994, vestendo poi le maglie del Torino, Napoli, Inter, Parma, Ancona e Perugia. Matura ulteriori esperienze calcistiche all’estero, in Inghilterra, occasione per perfezionare altresì la sua lingua inglese. Autore di una promozione con la Salernitana, nel 2007, vince poi col Varese il campionato di seconda divisione, nell’anno successivo.

Da calciatore a dirigente il passo è breve: dapprima come direttore sportivo nel Varese, poi del Leyton Orient, infine nel 2016 inizia l’ultima avventura con la Triestina.

Si tratta di un ritorno innanzitutto affettivo, aiutato da uno zio di origini triestine, che ora vive in Australia ed è diventato, da origini emigranti, il settimo uomo più ricco del continente, facendo fortuna principalmente nel settore immobiliare.

La Triestina è oggi un’azienda da 2,2 mln di euro di fatturato, con tanto personale impiegato e soprattutto tantissimi volontari. Per sua volontà è stato ricostruito il settore delle squadre giovanili, addirittura 19, per coltivare il futuro calcistico della città e rinnovare una tradizione che sembrava ormai perduta.

Milanese si è prefissato vari obiettivi che, senza bruciare troppo le tappe, potrebbero ambire a riportare in alto, agli antichi fasti, la squadra cittadina. Un gran lavoro di contorno, organizzativo e non, comunque manageriale gestito professionalmente. Con un occhio alle prossime Under 21 della FIFA, che vedranno protagonista Trieste come una delle sedi deputate al campionato, dove si accoglieranno le squadre nazionali europee. E con un evidente indotto economico, non solo per la squadra, bensì per la città e l’intero territorio.

Nel 2018 veniva fondata la Triestina calcio e perciò l’anno prossimo ricorrerà il centenario dalla sua fondazione. Contemporaneamente la Barcolana ne compirà 50. Sarà una grande occasione per presentare insieme le grandi eccellenze sportive e, di immediato riflesso, ottenere un volano importante per Trieste. Ogni 18° giorno del mese (data di fondazione) sono previsti eventi cittadini a vario titolo, aventi per tema la squadra di calcio e la sua storia.

Ne abbiamo tratto, nel suo insieme, una figura “avulsa” dal mondo calcistico che mediaticamente conosciamo, e non ce ne vogliano troppo i noti calciatori dei giorni nostri. Nel senso che la persona, prima ancora dello sportivo e poi del manager, gode di uno spessore elevato, frutto non solo delle sue molteplici esperienze, oggi messo a disposizione della squadra e della sua città, che auspichiamo ne rifletterà i benefici. Perciò non possiamo che augurare, ed augurarci, un grande successo per la squadra che, finalmente, ha trovato l’uomo giusto, sia con la testa che soprattutto col cuore.

Alessandro Zerbo, Redazione Bollettino