Martedì, 11 Luglio 2017
Service
locale

Trieste, il capoluogo giuliano, è stata ufficialmente proclamata “Capitale Europea della Scienza 2020” e sarà la città organizzatrice fra tre anni dell’Euro Science Open Forum – ESOF, la più rilevante manifestazione paneuropea biennale dedicata al dibattito fra scienza, tecnologia, società e politica.

L’atteso annuncio è stato dato martedì 11 luglio 2017 nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” – ICTP di Trieste dal prof. Stefano Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste-FIT.

Fantoni lo scorso 29 giugno si era recato a Strasburgo insieme a una delegazione italiana per sostenere la candidatura della capoluogo giuliano di fronte ai commissari scelti da Euro Science per l’attribuzione dell’ambito titolo.

Il progetto di ESOF Trieste 2020 era stato presentato il 15 giugno scorso: duecento pagine in cui si proponeva l’evento nella cornice dell'ottocentesco Porto Vecchio di Trieste. Gli spazi individuati saranno integralmente recuperati nell’area che fa perno sul Magazzino 26 e che comprende la Centrale Idrodinamica, la Sottostazione Elettrica e gli antistanti Magazzini 27 e 28.

  

La Commissione ha scelto il modello presentato da Fantoni che attraverso la FIT ha promosso la candidatura triestina assieme all’ing. Pierpaolo Ferrante, Project Manager dell’evento.

È stato già ratificato peraltro che nel 2022 Leida e L’Aja prenderanno il testimone del capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia nell’organizzazione di ESOF.

ESOF 2020 sarà un evento continentale di primo piano nel campo della ricerca e dell’innovazione, aperto ai cittadini, con importanti momenti di confronto con le imprese, con il giornalismo e, soprattutto, con i giovani ricercatori di tutto il mondo: una settimana di eventi in cui convergeranno i nomi principali della scena mondiale.

La candidatura di Trieste quale capitale scientifica per l’Europa centro-orientale ha trovato conferma grazie alla sua posizione geografica e nella sua storia, presentandosi come naturale riferimento della Mittel-Europa. Ha ottenuto infatti il sostegno di una miriade di enti scientifici, economici e istituzioni, dall'Albania all'Ungheria, dalla Slovacchia alla Bosnia. L’Esof servirà a porre la prima pietra di un grande museo nazionale della scienza.

 

Ora si tratta di dare respiro e promozione internazionale a questo evento per contribuire ad organizzarlo al meglio. Si produrrà un afflusso di migliaia di visitatori, oltre ad uno straordinario indotto di carattere culturale, il cui rapporto forte, tra sperimentazione e ricerca, è tema da ampliare nel futuro. È infatti questa un’opportunità molto importante che dovrà fungere anche da volano per l’economia locale, perché – affrontando un tema concreto nel quale siamo già certamente strutturati – focalizzerà un collegamento tra ricerca e realtà produttive, il cui sviluppo avrà un ruolo determinante per creare valore nell’intera area della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

In questo quadro, il Rotary sarà in prima fila nel sostenere l’evento.

I Rotary giuliani si propongono infatti come parte attiva fra le istituzioni, gli enti scientifici e di formazione locali, nazionali e internazionali e le realtà economiche e industriali della città, che sono i “supporter” della nomina di Trieste a “Capitale della Scienza 2020”.

I Rotary giuliani sosterranno con iniziative ad hoc Esof 2020, attraverso i propri professionisti impegnati nei più svariati campi di attività e ricerca, rendendosi disponibili a fornire un valore aggiunto a questa opportunità e per contribuire al pieno successo di Trieste “Capitale Europea della Scienza”.

 

Nicoletta Cavalieri

Ufficio stampa distrettuale

Area 1 - FVG